La Chiesa – servendosi della Bibbia, ma anche della propria esperienza bimillenaria – riassume l’atteggiamento positivo verso chi è in difficoltà, con due serie di opere di misericordia: quelle corporali e quelle spirituali.
Le ricordiamo:
Le sette opere di misericordia corporale
1) Dar da mangiare agli affamati
2) Dar da bere agli assetati
3) Vestire gli ignudi
4) Alloggiare i pellegrini
5) Visitare gli infermi
6) Visitare i carcerati
7) Seppellire i morti
Le sette opere di misericordia spirituale
8) Consigliare i dubbiosi
9) Insegnare agli ignoranti
10) Ammonire i peccatori
11) Consolare gli afflitti
12) Perdonare le offese
13) Sopportare pazientemente le persone moleste
14) Pregare Dio per i vivi e per i morti.
Ricorrendo al numero sette per due volte, la Chiesa intende dare a quel numero il valore simbolico raccolto nella Bibbia. Come a dire che in quel numero, che significa completezza, si vuol esprimere tutto ciò che riguarda l’aiuto verso il prossimo.
Veniamo quindi sollecitati, specialmente in quest’anno, a esercitare un amore concreto verso il nostro prossimo in situazione di disagio.
Come già raccomandava S. Giovanni ai primi cristiani: ” Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma coi fatti e nella verità” (1Gv 3,18). E S. Giacomo: “Siate di quelli che mettono in pratica la parola, non soltanto ascoltatori, illudendo voi stessi” (Gc 1,22).