“Invoca le mie Sante piaghe“….Gesù….

Disse Gesù a suor Maria Marta Chambon : “Non hai da temere, figlia mia, di far conoscere le mie Piaghe perchè non si vedrà mai qualcuno ingannato, anche quando le cose parranno impossibili. Con le mie Piaghe e il mio Cuore divino puoi ottenere tutto”. Suor Maria Marta Chambon, conversa della Visitazione di Chambéry, morta in odore di santità il 21 marzo 1907, affermò di aver ricevuto questa preghiera dalle stesse labbra di Gesù Cristo.

La recita di questa coroncina permette che 13 “promesse”vengano mantenute. Ecco quali sono:

 

1) “Io accorderò tutto ciò che Mi si domanda con l’invocazione delle Mie sante Piaghe. Bisogna spargerne la devozione”.

2) “In verità questa preghiera non è della terra, ma del cielo… e può ottenere tutto”.

3) “Le mie sante Piaghe sostengono il mondo… chiedimi di amarle costantemente, perché Esse sono sorgente di ogni grazia. Bisogna invocarle spesso, attirarvi il prossimo ed imprimerne la devozione nelle anime”.

4) “Quando avete delle pene da soffrire portatele prontamente nelle Mie Piaghe, e saranno addolcite”.

5) “Bisogna ripetere spesso vicino agli ammalati: ‘Gesù mio, perdono, ecc.’ Questa preghiera solleverà l’anima e il corpo”.

6) “E il peccatore che dirà: ‘Eterno Padre, Vi offro le Piaghe, ecc…’ otterrà la conversione. Le Mie Piaghe ripareranno le vostre”.

7) “Non vi sarà morte per l’anima che spirerà nelle Mie Piaghe. Esse danno la vera vita”.

8) “A ogni parola che pronunciate della Corona della misericordia, Io lascio cadere una goccia del Mio Sangue sull’anima di un peccatore”.

9) “L’anima che avrà onorato le Mie sante Piaghe e le avrà offerte all’Eterno Padre per le anime del Purgatorio, sarà accompagnata in morte dalla santissima Vergine e dagli Angeli; e Io, risplendente di gloria, la riceverò per incoronarla”.

10) “Le sante Piaghe sono il Tesoro dei tesori per le anime del Purgatorio”.

11) “La devozione alle Mie Piaghe è il rimedio per questo tempo di iniquità”.

12) “Dalle Mie Piaghe escono i frutti di Santità. Meditandole vi troverete sempre nuovo alimento  di amore”.

13) “Figlia mia, se immergi le tue azioni nelle Mie sante Piaghe acquisteranno valore, le vostre minime azioni ricoperte del Mio Sangue appagheranno il Mio Cuore”

 

 

Come si recita la coroncina alle Sante Piaghe :

 

Si recita servendosi di una comune corona del Santo Rosario e si comincia con le seguenti preghiere:

 

Nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen

O Dio, vieni a salvarmi. Signore, vieni presto in mio aiuto

 
Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, come era nel principio, ora e sempre nei secoli, nei secoli. Amen.

 

Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito da Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di la verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen

 

  • O Gesù, divin Redentore, abbi misericordia di noi e del mondo intero. Amen
  • Dio santo, Dio forte, Dio immortale, abbi pietà di noi e del mondo intero. Amen
  • Grazia e misericordia, o mio Dio, nei pericoli presenti, coprici col tuo sangue preziosissimo. Amen
  • O Padre Eterno, usaci misericordia per il Sangue di Gesù Cristo tuo unico Figlio, usaci misericordia; noi te ne scongiuriamo. Amen. 

 

 

Sui grani del Padre Nostro si prega:

 

Eterno Padre, Ti offro le Piaghe di nostro Signore Gesù Cristo, per guarire quelle delle anime nostre.

 

Sui grani dell’Ave Maria si prega:

 

Gesù mio perdono e misericordia, per i meriti delle Tue sante Piaghe.

 

Alla fine si ripete per 3 volte: 

 

Eterno Padre, Ti offro le Piaghe di Nostro Signore Gesù Cristo, per guarire quelle delle anime nostre.

Oggi 10 Aprile è Venerdì Santo ed inizia la Novena della Divina Misericordia

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Non avere paura…Gesù

“Non aver paura, bambina Mia, non sei sola, combatti con coraggio, poiché il Mio braccio ti sostiene. Combatti per la salvezza delle anime, esortandole alla fiducia nella divina Misericordia poiché questo è il tuo compito nella vita presente ed in quella futura”. (Diario, Q.V, p.478)

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Un pensiero per te che stai leggendo…

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In questo tempo ,in cui sembra di vivere in un incubo,in cui non ci sembra vero ciò che sta accadendo, in un anno che sembra davvero funesto ,siamo assaliti da preoccupazione,paura,angoscia….in questo tempo davvero difficile io sento di dirvi di avere solo fede in Dio, sarà lui a rassicurarci e a proteggerci dal male ,affidiamo a Lui tutto ciò che accade  ,con fiducia, lui ci tranquillizzerà e ci proteggerà con il suo Amore…Preghiamo il Santo Rosario tutti i giorni, con fede e con confidenza…Se non riusciamo a fare un Rosario intero ,iniziamo a poco poco ,come ad esempio i 7 padre nostro ,7 ave Maria, 7 Gloria al Padre e il Credo….poi in noi si avrà sempre più sete di preghiera.Non allontanatevi dalla Santa Messa e dall’ Eucarestia ,è non dite che è difficile avvicinarsi a Dio e che noi non lo meritiamo….È lui che cerca noi perché vuole il nostro Cuore è la nostra salvezza …Se sei finito in questa pagina è perché cercavi qualcosa,qualche risposta alle tue tante domande..Dio ti risponde perché parla al cuore di ciascuno di noi ,abbi fede e credi in lui !Fatti trovare da Dio,adesso!

Maria

Domenica 8 Aprile 2018 è la Festa della Divina Misericordia,festa voluta da Gesù Cristo.

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La festa della Divina Misericordia è stata istituita ufficialmente da Giovanni Paolo II nel 1992 che la fissò per tutta la Chiesa nella prima domenica dopo Pasqua, la cosiddetta “Domenica in albis”.

Dove è stata celebrata per prima questa ricorrenza?

Il card. Franciszek Macharski con la Lettera Pastorale per la Quaresima (1985) ha introdotto la festa nella diocesi di Cracovia e seguendo il suo esempio, negli anni successivi, lo hanno fatto i vescovi di altre diocesi in Polonia. Il culto della Divina Misericordia nella prima domenica dopo Pasqua nel santuario di Cracovia – Lagiewniki era già presente nel 1944. La partecipazione alle funzioni era così numerosa che la Congregazione ha ottenuto l’indulgenza plenaria, concessa nel 1951 per sette anni dal card. Adam Sapieha. Dalle pagine del Diariosappiamo che suor Faustina Kowalska fu la prima a celebrare individualmente questa festa con il permesso del confessore.

Quali sono le origini della festa?

Gesù, secondo le visioni avute da suor Faustina e annotate nel Diario, parlò per la prima volta del desiderio di istituire questa festa a suor Faustina a Płock nel 1931, quando le trasmetteva la sua volontà per quanto riguardava il quadro: “Io desidero che vi sia una festa della Misericordia. Voglio che l’immagine, che dipingerai con il pennello, venga solennemente benedetta nella prima domenica dopo Pasqua; questa domenica deve essere la festa della Misericordia”. Negli anni successivi  Gesù è ritornato a fare questa richiesta addirittura in 14 apparizioni definendo con precisione il giorno della festa nel calendario liturgico della Chiesa, la causa e lo scopo della sua istituzione, il modo di prepararla e di celebrarla come pure le grazie ad essa legate.

Perché è stata scelta la prima domenica dopo Pasqua?

La scelta della prima domenica dopo Pasqua ha un suo profondo senso teologico: indica lo stretto legame tra il mistero pasquale della Redenzione e la festa della Misericordia, cosa che ha notato anche suor Faustina: “Ora vedo che l’opera della Redenzione è collegata con l’opera della Misericordia richiesta dal Signore“. Questo legame è sottolineato ulteriormente dalla novena che precede la festa e che inizia il Venerdì Santo. Gesù ha spiegato la ragione per cui ha chiesto l’istituzione della festa: “Le anime periscono, nonostante la Mia dolorosa Passione (…). Se non adoreranno la Mia misericordia, periranno per sempre”. La preparazione alla festa deve essere una novena, che consiste nella recita, cominciando dal Venerdì Santo, della coroncina alla Divina Misericordia. Questa novena è stata desiderata da Gesù ed Egli ha detto a proposito di essa che “elargirà grazie di ogni genere”.

Come si festeggia?

Per quanto riguarda il modo di celebrare la festa Gesù ha espresso due desideri:
– che il quadro della Misericordia sia quel giorno solennemente benedetto e pubblicamente, cioè liturgicamente, venerato;
– che i sacerdoti parlino alle anime di questa grande e insondabile misericordia Divina e in tal modo risveglino nei fedeli la fiducia. “Sì, – ha detto Gesù – la prima domenica dopo Pasqua è la festa della Misericordia, ma deve esserci anche l’azione ed esigo il culto della Mia misericordia con la solenne celebrazione di questa festa e col culto all’immagine che è stata dipinta”.

Per quanto riguarda il modo di celebrare la festa Gesù ha espresso due desideri:

– che il quadro della Misericordia sia quel giorno solennemente benedetto e pubblicamente, cioè liturgicamente, venerato;

– che i sacerdoti parlino alle anime di questa grande e insondabile misericordia Divina (Q. II, p. 227) e in tal modo risveglino nei fedeli la fiducia.

“Sì, – ha detto Gesù – la prima domenica dopo Pasqua è la festa della Misericordia, ma deve esserci anche l’azione ed esigo il culto della Mia misericordia con la solenne celebrazione di questa festa e col culto all’immagine che è stata dipinta” (Q. II, p. 278).

La grandezza di questa festa è dimostrata dalle promesse:

– “In quel giorno, chi si accosterà alla sorgente della vita questi conseguirà la remissione totale delle colpe e delle pene” (Q. I, p. 132) – ha detto Gesù. Una particolare grazia è legata alla Comunione ricevuta quel giorno in modo degno: “la remissione totale delle colpe e castighi”. Questa grazia – spiega don I. Rozycki – “è qualcosa di decisamente più grande che la indulgenza plenaria. Quest’ultima consiste infatti solo nel rimettere le pene temporali, meritate per i peccati commessi (…). E’ essenzialmente più grande anche delle grazie dei sei sacramenti, tranne il sacramento del battesimo, poiché‚ la remissione delle colpe e dei castighi è solo una grazia sacramentale del santo battesimo. Invece nelle promesse riportate Cristo ha legato la remissione dei peccati e dei castighi con la Comunione ricevuta nella festa della Misericordia, ossia da questo punto di vista l’ha innalzata al rango di “secondo battesimo”. E’ chiaro che la Comunione ricevuta nella festa della Misericordia deve essere non solo degna, ma anche adempiere alle fondamentali esigenze della devozione alla Divina Misericordia” (R., p. 25). La comunione deve essere ricevuta il giorno della festa della Misericordia, invece la confessione – come dice don I. Rozycki – può essere fatta prima (anche qualche giorno). L’importante è non avere alcun peccato.

Gesù non ha limitato la sua generosità solo a questa, anche se eccezionale, grazia. Infatti ha detto che “riverserà tutto un mare di grazie sulle anime che si avvicinano alla sorgente della Mia misericordia“, poiché‚ “in quel giorno sono aperti tutti i canali attraverso i quali scorrono le grazie divine. Nessuna anima abbia paura di accostarsi a Me anche se i suoi peccati fossero come lo scarlatto” (Q. II, p. 267).Don I. Rozycki scrive che una incomparabile grandezza delle grazie legate a questa festa si manifesta in tre modi:

– tutte le persone, anche quelle che prima non nutrivano devozione alla Divina Misericordia e persino i peccatori che solo quel giorno si convertissero, possono partecipare alle grazie che Gesù ha preparato per la festa;

– Gesù vuole in quel giorno regalare agli uomini non solo le grazie salvificanti, ma anche benefici terreni – sia alle singole persone sia ad intere comunità;

– tutte le grazie e benefici sono in quel giorno accessibili per tutti, a patto che siano chieste con grande fiducia (R., p. 25-26).

…Con tutto il nostro cuore,con la nostra miseria,non dobbiamo avere paura,avviciniamoci a lui con tanta fiducia,sincerità ,confessiamoci e riceviamo con tutto il cuore Gesù Cristo,venuto sulla terra per salvarci …Lui ci Ama e desidera dal nostro cuore solo Amore …fidiamoci di lui è diciamo con tutto il cuore…Signore io ho bisogno di te oggi è per sempre,Attirami a te e stringimi forte a te affinché io non possa più lasciarti…non guardare i miei peccati,tocca il mio cuore,convertimi al tuo Amore e da oggi fammi camminare sempre con te al mio  fianco…Gesù ti Amo,Gesù io confido in te!!!!💗

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Coroncine dettate dal cielo…

 

IMG_1949CORONCINA AL PREZIOSISSIMO SANGUE

Promesse di Gesù: “A chiunque reciterà la corona del preziosissimo Sangue, Io prometto ogni volta la conversione di un peccatore oppure la liberazione di un’anima del Purgatorio. Se la persona che la recita è tutto amore e purezza come te, notalo bene, salvo un’anima ad ogni invocazione….Ti ho incaricata, di far fruttificare il Mio preziosissimo Sangue, di espanderlo sulle anime.”
Sui grani grossi del Padre nostro si recita: * Eterno Padre ti offriamo il Sangue preziosissimo di Gesù in penitenza dei miei peccati, in suffragio delle anime sante del Purgatorio, soprattutto di quelle più abbandonate, ricevile oggi in paradiso affinché assieme agli angeli e alla SS. Vergine, ti lodino e ti benedicano in eterno. Amen
Sui grani piccoli dell’Ave Maria si recita: Gesù mio, perdono e misericordia, per i meriti infiniti del tuo preziosissimo Sangue.
Alla fine si termina ripetendo tre volte: *Eterno Padre, ti offriamo il Sangue preziosissimo…
CORONCINA PADRE MISERICORDIA

“… Se prima, con quella giaculatoria – Padre Ti amo, Padre Misericordia – Io vi promisi di salvare cento anime, adesso Io raddoppio la Mia Misericordia e ne salverò duecento. Non stancatevi quindi di dirla..” -Gesù, 27.8.2000-Grani grossi: Gloria al Padre…; Padre nostro…, Padre mio, Tu sei veramente il mio grande DioGrani piccoli: Padre Ti amo, Padre misericordiaAlla fine: Salve Regina…
CORONCINA DELLA FIDUCIA
Dal libretto della Divina Misericordia:”Tutte le persone che reciteranno questa coroncina saranno sempre benedette e guidate nella volontà di Dio. Una grande pace scenderà nel loro cuore, un grande amore si riverserà nelle loro famiglie e tante grazie pioveranno, un giorno, dal cielo proprio come una pioggia di Misericordia.

La reciterai così:Padre Nostro, Ave Maria e Credo.

Sui grani del Padre Nostro:Ave Maria Madre di Gesù mi affido e mi consacro a te.

Sui grani dell’Ave Maria (per 10 volte):Regina della Pace e Madre della Misericordia mi affido a Te.

Per finire:Maria Madre mia mi consacro a Te. Maria Madre mia mi rifugio a Te. Maria Madre mia mi abbandono a Te”

CORONCINA DELLA CONFIDENZA

Disse Gesù: “Ripeti sempre : Gesù confido in Te! Io ti ascolto con tanta gioia e con tanto amore. Ti ascolto e ti benedico, ogniqualvolta dalla tua bocca esce: Gesù ti amo e confido in Te!”
“Ecco come reciterai la Coroncina della confidenza, comincerai con:
Padre nostro, Ave Maria, Credo
Poi, usando una comune Corona del Rosario, sui grani del Padre nostro reciterai la preghiera seguente:
O SANGUE E ACQUA, CHE SCATURISTI DAL CUORE DI GESU’ COME SORGENTE DI MISERICORDIA PER NOI, CONFIDO IN TE!
Sui grani dell’Ave Maria, dirai per dieci volte:
GESU’ TI AMO E CONFIDO IN TE!
Alla fine dirai:
GESU’ LUCE CONFIDO IN TE!
GESU’ VIA CONFIDO IN TE!
GESU’ VERITA’ CONFIDO IN TE!
GESU’ VITA CONFIDO IN TE!
GESU’ PACE CONFIDO IN TE! ”

CORONCINA LACRIME DI GESU’

Un’anima ebbe una visione,vide le lacrima versate dagli occhi di Gesù durante la sua passione cadere a terra;esse man mano si avvicinavano a terra si trasformavano in preziosi brillanti che nessuno raccoglieva.
Gesù le disse: “Vedi queste lacrime,nessuno le raccoglie e le offre al Padre,esse sono il frutto dell’immenso amore che ho per voi ede hanno il potere,se offerte al Padre mio,di liberare le anime dei peccatori dalle grinfie si satana che maledice quelle lacrime che gli strappano anime. Per via di questa offerta che voi farete ad ogni invocazione spezzerete le loro catene,poichè per via delle mie lacrime il Padre mio nulla rifiuta”.

Gesù le insegnò questo rosario:

GRANI GROSSIEterno Padre ti offro le lacrime di Gesù versate nella sua passione per salvare le anime che vanno in perdizione!

GRANI PICCOLIPer le sue lacrime versate in gran tormento salva chi si danna in questo momento!

ALLA FINE 3 VOLTEEterno Padre ti offro le lacrime di Gesù versate in amarezza per donare ai peccatori la salvezza.

CORONCINA DELLE AVE MARIA D’ORO

 

Promessa di Maria: “Nell’ora stessa in cui l’anima, che si è espressa nei Miei confronti in questo modo, lascia il corpo, Io apparirò a lei splendente di una bellezza così grande che essa gusterà, a sua grande consolazione, qualcosa delle gioie del Paradiso.”
Si usi la Corona del Santo Rosario. (si possono annunciare i Misteri del Rosario)
Sui grani grossi: PATER

Sui piccoli grani: (AVE MARIA D’ORO) Ave, Maria, bianco giglio della gloria, gioia della Santissima Trinità, Ave, Rosa splendida, nel giardino delle celesti delizie: dalla quale il Re del cielo volle nascere, e dal cui latte volle essere nutrito, nutri le nostre anime con l’effusione della Divina Grazia. Amen.
Si concluda la Coroncina recitando: GLORIA (tre volte)

 

CORONCINA DI SALUTO ALLA MADRE DI DIO
La Madre di Dio ha promesso a Santa Geltrude: «All’ora della sua morte mi mostrerò a quest’anima nello splendore di una sì grande bellezza che la mia vista la consolerà e le comunicherà gioie celesti»
Sui grani grossi: «Ti saluto, o Giglio più bianco della neve, Giglio della raggiante, sempre tran­quilla Trinità.
Ti saluto, Rosa brillante della celeste uma­nità, dalla quale il Re del cielo volle nascere e prendere il latte verginale: vieni in soccorso di me, povero peccatore, adesso e nell’ora della mia morte. Così sia»
Sui grani piccoli: «Candido Giglio della SS. Trinità e Rosa splendente del Paradiso»
Infine: Salve Regina
CORONCINA DELLA CORONA DI SPINE

Gesù disse: “Le anime che avranno contemplato ed onorato la mia Corona di Spine sulla terra, saranno la mia corona di gloria in Cielo. La mia Corona di Spine la do ai miei prediletti, Essa è un bene di proprietà delle mie spose e delle anime favorite. … Ecco questa Fronte che è stata trafitta per tuo amore e per i meriti della quale tu dovrai essere coronata un giorno. … Le mie Spine non sono solo quelle che circondarono il mio Capo durante la crocifissione. Io ho sempre una corona di spine attorno al Cuore: i peccati degli uomini sono altrettante spine…”
Si recita su una comune corona del Rosario.
Sui grani maggiori: Corona di Spine, consacrata da Dio per la redenzione del mondo, per i peccati di pensiero, purgate la mente di chi tanto vi prega. Amen
Sui grani minori: Per la vostra SS. dolorosa Corona di Spine, perdonatemi o Gesù.
Si termina ripetendo tre volte: Corona di spine consacrata da Dio… Nel Nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
CORONCINA DEI DUE SACRI CUORI
Alcune promesse della Madonna: “…è molto potente la preghiera di supplica, e tante grazie saranno concesse… Io voglio accendere nei cuori, in tutto il mondo, la Devozione ai nostri Cuori Uniti… Chi recita la Coroncina prima di ricevere la Santa Comunione otterrà una grazia speciale…”.
Si recitino per 5 volte 1 Pater e 3 Ave Maria: 1) In onore del Sacro Cuore di Gesù 2) In onore del Cuore Immacolato di Maria 3) Meditare sulla Passione del Signore 4) Meditare sui Dolori di Maria Santissima 5) In riparazione dei Cuori di Gesù e Maria.

Sulla medaglia dei Due Cuori: O Cuori uniti di Gesù e Maria, siete tutta grazia, tutta misericordia, tutto amore. Che il mio cuore sia unito ai Vostri. Così che ogni mio bisogno sia presente nei Vostri Cuori Uniti. Spandete la Vostra Grazia specialmente su questo:… Aiutatemi a riconoscere e accettare la Vostra amorevole Volontà nella mia vita. Amen.
CORONCINA DI AFFIDAMENTO A GESU E A MARIA CONTRO IL DEMONIO

Dice Gesù: “Il demonio ha ancora più ribrezzo del nome di Maria che del mio Nome e della mia Croce. Non ci riesce, ma cerca di nuocermi nei miei fedeli in mille maniere. Ma l’eco soltanto del nome di Maria lo mette in fuga. Se il mondo sapesse chiamare Maria, sarebbe salvo. Quindi invocare i nostri due Nomi insieme è cosa potente per fare cadere spezzate tutte le armi che Satana avventa contro un cuore che è mio. Da sole le anime sono tutte dei nulla, delle debolezze. Ma l’anima in grazia non è più sola. È’ con Dio.”
Si usi la Corona del Rosario.
Sui grani grossi, del Pater recitare: “Scenda il Sangue Preziosissimo di Gesù su di me, per fortificarmi e, su satana per abbatterlo! Amen.”
Sui grani piccoli, dell’Ave recitare: “Ave Maria, Madre di Gesù, mi affido a te”.
Infine recitare: Pater, Ave, Gloria.
CORONCINA AL CUORE DI MARIA

Dice la Mamma: “Con questa preghiera accecherete satana! Nella tempesta che sta venendo, io sarò sempre con voi. Sono la Madre vostra: posso e voglio aiutarvi “
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. (5 volte in onore delle 5 piaghe del Signore)
Sui grani grossi della Corona del Rosario: “Cuore Immacolato e addolorato di Maria, prega per noi che confidiamo in Te!”
Sui 10 grani piccoli della corona del rosario: “Madre, salvaci con la fiamma d’Amore del tuo cuore Immacolato!”
Alla fine: tre Gloria al Padre
“Irradia, o Maria, su tutta l’umanità la luce di grazia della tua Fiamma d’Amore, ora e nell’ora della nostra morte. Amen”
CORONA DI PROTEZIONE
Questa Corona è stata dettata da Gesu’ stesso ad una veggente canadese che vive nel nascondimento e che ha avuto il compito di diffonderla con la massima urgenza. E’ molto potente contro tempeste, disastri naturali e attacchi militari.
Si recita sulla normale Corona del Rosario.

Si inizia dal Crocifisso con la recita del Credo.

Un Pater sul primo grano.

Sui tre grani successivi bisogna dire tre Ave Maria:
la prima Ave Maria a lode di Dio Padre;
la seconda Ave per la grazia che si sta chiedendo
la terza Ave in fiducioso ringraziamento per l’accoglimento della
richiesta;
Sui grani del Padre Nostro si reciti il Pater.
Su quelli delle Ave Maria si reciti:
“Gesù Salvatore, Misericordioso Salvatore, risparmia il tuo popolo”.

Sui grani del Gloria si dica la seguente preghiera:
“Santo Dio, Santo Onnipotente, salva tutti noi che dimoriamo in questa terra”.

In fine si reciti per 3 volte la seguente preghiera:
“Figlio di Dio, Eterno Figlio, ti ringrazio per le cose che tu hai fatto”.

CORONCINO AL SACRO CUORE DI GESU’

Dettata da Gesù alla serva di Dio Suor Gabriella Borgarino.(1880-1949)
ATTO DI CONTRIZIONE: O Gesù d’amore acceso, non ti avessi mai offeso. O mio caro e Buon Gesù, con la tua santa grazia, non ti voglio offender più.
Giaculatoria: PROVVIDENZA DIVINA DEL CUORE DI GESU’, PROVVEDI!
(Si ripete 30 volte la giaculatoria intercalando ad ogni decina un “Gloria al Padre”)
Si termina ripetendo ancora tre volte la giaculatoria per onorare, con il numero complessivo, i 33 anni di vita del Signore.
Il Coroncino si recita per la conversione dei peccatori, per la santificazione dei sacerdoti, per i malati, per le vocazioni, per qualunque necessità spirituale e materiale.
Quando si è ottenuta la grazia invocata si consiglia di pregare per qualche giorno in questo modo: “Provvidenza Divina del Cuor di Gesù, ti ringrazio.”

La storia del quadro voluto da Gesù…la misericordia infinita per noi…

Immagine di Gesù Misericordioso dettato a Santa Faustina Kowalska e realizzato da Eugeniusz Kazimirowski

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La sera del 22 Febbraio, 1931 suor Maria Faustina Kowalska, al secolo Elena Kowalsk (proclamata santa il 30 aprile 2000) annota sul suo diario :

“La sera, stando nella mia cella, vidi il Signore Gesù vestito di una veste bianca: una mano alzata per benedire, mentre l’altra toccava sul petto la veste, che ivi leggermente scostata lasciava uscire due grandi raggi, rosso l’uno e l’altro pallido. Muta tenevo gli occhi fissi sul Signore; l’anima mia era presa da timore, ma anche da gioia grande. Dopo un istante, Gesù mi disse: Dipingi un’immagine secondo il modello che vedi, con sotto scritto: Gesù, confido in Te. Desidero che questa immagine venga venerata prima nella vostra cappella, e poi nel mondo intero. Prometto che l’anima, che venererà quest’immagine, non perirà. Prometto pure già su questa terra, ma in particolare nell’ora della morte, la vittoria sui nemici.
(…) Io desidero che vi sia una festa della Misericordia. Voglio che l’immagine, che dipingerai con il pennello, venga solennemente benedetta nella prima domenica dopo Pasqua; questa domenica deve essere la festa della Misericordia. Desidero che i sacerdoti annuncino la Mia grande Misericordia per le anime dei peccatori.

ll compito che il Signore Gesù assegnò a suor Faustina era, umanamente parlando, irrealizzabile, poiché essa non possedeva delle capacità artistiche elementari. Nonostante ciò, provò a dipingere il quadro da sola, senza riuscirci. Le sollecitazioni di Gesù a realizzare questo compito, e dall’altra parte, l’incredulità dei confessori e dei superiori, divennero per suor Faustina una sofferenza personale enorme. Durante il soggiorno a Płocke poi a Varsavia, continuava a pensare sul compito irrealizzabile del Signore Gesù, tanto più che le faceva sentire quanto fu importante era nei piani di Dio quel compito a lei affidato.

Questo si evince da quanto lei stessa scrive nel suo diario ( pag.154) : “ Ad un tratto vidi il Signore che mi disse: Sappi che, se trascuri di dipingere quell’immagine e tutta l’opera della Misericordia, nel giorno del giudizio risponderai di un gran numero di anime ’’

Suor Faustina fu trasferita alla casa della congregazione a Vilnius il 25 maggio 1933. Qui incontrò il suo confessore e direttore spirituale, don Sopocko che si impegnò a realizzazione le richieste del Signore Gesù. Così egli chiese ad un artista pittore Eugeniusz Kazimirowski di dipingere questa immagine sacra facendogli conoscere parzialmente la missione di suor Faustina e lo impegnò a mantenere il segreto. Il pittore rinunciò alla propria concezione artistica per trasmettere fedelmente quello che riferiva suor Faustina. Lei, per un periodo di sei mesi, si recava nel laboratorio del pittore almeno una volta a settimana, per aggiungere dettagli ed indicare le correzioni necessarie. Cercava di ottenere un’immagine fedele di Gesù Misericordioso esattamente come quella che le fu rivelata in visione, ma il risultato non era soddisfacente. Nel suo diario (pag.313) riporta : “Andai subito in cappella e mi sfogai piangendo a dirotto. Dissi al Signore: Chi può dipingerTi bello come sei? – All’improvviso udii queste parole: Non nella bellezza dei colori nè del pennello sta la grandezza di questa immagine, ma nella Mia grazia” .

l’immagine del Salvatore Misericordioso venne esposta nella finestra della cappella di Porta dell’Aurora a Vilnius, nei giorni 26-28 aprile 1935 e per la prima volta fu venerata pubblicamente durante le solennità di chiusura del Giubileo di 1900-ennio della Redenzione del Mondo.

Gesuconfido in te

“I due raggi rappresentano il Sangue e l’Acqua. Il raggio pallido rappresenta l’Acqua che giustifica le anime; il raggio rosso rappresenta il Sangue che è la vita delle anime. Entrambi i raggi uscirono dall’intimo della Mia Misericordia, quando sulla croce il Mio Cuore, già in agonia, venne squarciato con la lancia (…). Beato colui che vivrà alla loro ombra, poiché non lo colpirà la giusta mano di Dio”

Nel 1943 a dieci anni di distanza dalla realizzazione della prima immagine di Gesù Misericordioso a Vilnius in Lituania e a cinque anni dalla morte di suor Faustina a Cracovia all’età di 33 anni, l’artista e pittore Adolf Hyla si presentò a Cracovia Lagiewniki. Parlò con le suore della Congregazione delle Suore della Beata Vergine Maria della Misericordia svelando il suo desiderio di dipingere un quadro. Voleva fare un dono per la cappella della congregazione, offrendolo come ex-voto di ringraziamento a nome di tutta la sua famiglia salvata dalla guerra.

Le Suore gli proposero di dipingere un’immagine di Gesù Misericordioso. Come modello presentarono all’artista una riproduzione della prima immagine dipinta da Kazimirowski con la partecipazione di suor Faustina. Allegarono anche la descrizione dell’immagine contenuta nel diario di suor Faustina. L’artista eseguì quest’opera secondo la sua propria idea. Siccome le misure del quadro ricevuto in dono non andavano bene per l’altare della cappella delle Suore, Madre Irene Krzyzanowska ne ordinò un’altra. Questa immagine fu benedetta nel 1944 e collocata nella cappella della Congregazione a Cracovia, dove è venerata fino ad oggi. L’effigie di Gesù Misericordioso era dipinta sullo sfondo di un prato e dei cespugli visibili in lontananza. Don Sopocko intervenne nel 1954 e lo sfondo dell’immagine fu dipinto con un colore scuro, e sotto i piedi del Signore Gesù fu dipinto un pavimento.

L’immagine dipinta da Adolf Hyla senz’altro contribuì in grande misura alla diffusione del culto della Divina Misericordia. Lo confermano numerose grazie ricevute tramite questa immagine. Tuttavia, la sua popolarità non fa diminuire il valore della prima immagine, esattamente secondo il modello trasmesso dal Signore Gesù stesso.

La versione di Adolf Hyla :

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Domenica 23 Aprile 2017…Festa della Divina Misericordia…

                                                                        

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Gesù confido in te…

la festa

E’ la più importante di tutte le forme di devozione alla Divina Misericordia. Gesù parlò per la prima volta del desiderio di istituire questa festa a suor Faustina a Płock nel 1931, quando le trasmetteva la sua volontà per quanto riguardava il quadro: “Io desidero che vi sia una festa della Misericordia. Voglio che l’immagine, che dipingerai con il pennello, venga solennemente benedetta nella prima domenica dopo Pasqua; questa domenica deve essere la festa della Misericordia” (Q. I, p. 27). Negli anni successivi – secondo gli studi di don I. Rozycki – Gesù è ritornato a fare questa richiesta addirittura in 14 apparizioni definendo con precisione il giorno della festa nel calendario liturgico della Chiesa, la causa e lo scopo della sua istituzione, il modo di prepararla e di celebrarla come pure le grazie ad essa legate.

La scelta della prima domenica dopo Pasqua ha un suo profondo senso teologico: indica lo stretto legame tra il mistero pasquale della Redenzione e la festa della Misericordia, cosa che ha notato anche suor Faustina: “Ora vedo che l’opera della Redenzione è collegata con l’opera della Misericordia richiesta dal Signore” (Q. I, p. 46). Questo legame è sottolineato ulteriormente dalla novena che precede la festa e che inizia il Venerdì Santo.

Gesù ha spiegato la ragione per cui ha chiesto l’istituzione della festa: “Le anime periscono, nonostante la Mia dolorosa Passione (…). Se non adoreranno la Mia misericordia, periranno per sempre” (Q. II, p. 345).

La preparazione alla festa deve essere una novena, che consiste nella recita, cominciando dal Venerdì Santo, della coroncina alla Divina Misericordia. Questa novena è stata desiderata da Gesù ed Egli ha detto a proposito di essa che “elargirà grazie di ogni genere” (Q. II, p. 294).

Per quanto riguarda il modo di celebrare la festa Gesù ha espresso due desideri:

– che il quadro della Misericordia sia quel giorno solennemente benedetto e pubblicamente, cioè liturgicamente, venerato;

– che i sacerdoti parlino alle anime di questa grande e insondabile misericordia Divina (Q. II, p. 227) e in tal modo risveglino nei fedeli la fiducia.

“Sì, – ha detto Gesù – la prima domenica dopo Pasqua è la festa della Misericordia, ma deve esserci anche l’azione ed esigo il culto della Mia misericordia con la solenne celebrazione di questa festa e col culto all’immagine che è stata dipinta” (Q. II, p. 278).

La grandezza di questa festa è dimostrata dalle promesse:

– “In quel giorno, chi si accosterà alla sorgente della vita questi conseguirà la remissione totale delle colpe e delle pene” (Q. I, p. 132) – ha detto Gesù. Una particolare grazia è legata alla Comunione ricevuta quel giorno in modo degno: “la remissione totale delle colpe e castighi”. Questa grazia – spiega don I. Rozycki – “è qualcosa di decisamente più grande che la indulgenza plenaria. Quest’ultima consiste infatti solo nel rimettere le pene temporali, meritate per i peccati commessi (…). E’ essenzialmente più grande anche delle grazie dei sei sacramenti, tranne il sacramento del battesimo, poiché‚ la remissione delle colpe e dei castighi è solo una grazia sacramentale del santo battesimo. Invece nelle promesse riportate Cristo ha legato la remissione dei peccati e dei castighi con la Comunione ricevuta nella festa della Misericordia, ossia da questo punto di vista l’ha innalzata al rango di “secondo battesimo”. E’ chiaro che la Comunione ricevuta nella festa della Misericordia deve essere non solo degna, ma anche adempiere alle fondamentali esigenze della devozione alla Divina Misericordia” (R., p. 25). La comunione deve essere ricevuta il giorno della festa della Misericordia, invece la confessione – come dice don I. Rozycki – può essere fatta prima (anche qualche giorno). L’importante è non avere alcun peccato.

Gesù non ha limitato la sua generosità solo a questa, anche se eccezionale, grazia. Infatti ha detto che “riverserà tutto un mare di grazie sulle anime che si avvicinano alla sorgente della Mia misericordia”, poiché‚ “in quel giorno sono aperti tutti i canali attraverso i quali scorrono le grazie divine. Nessuna anima abbia paura di accostarsi a Me anche se i suoi peccati fossero come lo scarlatto” (Q. II, p. 267). Don I. Rozycki scrive che una incomparabile grandezza delle grazie legate a questa festa si manifesta in tre modi:

– tutte le persone, anche quelle che prima non nutrivano devozione alla Divina Misericordia e persino i peccatori che solo quel giorno si convertissero, possono partecipare alle grazie che Gesù ha preparato per la festa;

– Gesù vuole in quel giorno regalare agli uomini non solo le grazie salvificanti, ma anche benefici terreni – sia alle singole persone sia ad intere comunità;

– tutte le grazie e benefici sono in quel giorno accessibili per tutti, a patto che siano chieste con grande fiducia (R., p. 25-26).

Questa grande ricchezza di grazie e benefici non è stata da Cristo legata ad alcuna altra forma di devozione alla Divina Misericordia.

Numerosi sono stati gli sforzi di don M. Sopocko affinché‚ questa festa fosse istituita nella Chiesa. Egli non ne ha vissuto però l’introduzione. Dieci anni dopo la sua morte, il card. Franciszek Macharski con la Lettera Pastorale per la Quaresima (1985) ha introdotto la festa nella diocesi di Cracovia e seguendo il suo esempio, negli anni successivi, lo hanno fatto i vescovi di altre diocesi in Polonia.

Il culto della Divina Misericordia nella prima domenica dopo Pasqua nel santuario di Cracovia – Lagiewniki era già presente nel 1944. La partecipazione alle funzioni era così numerosa che la Congregazione ha ottenuto l’indulgenza plenaria, concessa nel 1951 per sette anni dal card. Adam Sapieha. Dalle pagine del Diario sappiamo che suor Faustina fu la prima a celebrare individualmente questa festa, con il permesso del confessore

OGGI 7 APRILE 2013 è LAFESTA DELLA DIVINA MISERICORDIA…

120411-Gesù-Misericordioso-2Cari amici,

La festa della Divina Misericordia che celebriamo la prima Domenica dopo Pasqua, ci porta al cuore della fede cristiana, che è l’amore sconfinato di Dio per le sue creature, in particolare per l’uomo, elevato in Gesù Cristo alla partecipazione della vita divina.
La misericordia è Gesù stesso, Re di Misericordia, come ha rivelato a Santa Faustina. Guardando a Gesù crocifisso noi vediamo fino a quale estremo limite Dio ci ha amato, espiando i nostri peccati, ridonandoci la dignità di figli e aprendoci le porte del paradiso.   
La misericordia di Dio è un sole che dissipa le nostre nebbie, fuga le nostre angosce, guarisce le nostre ferite e ridona la pace ai nostri cuori inquieti. La Divina Misericordia fa rinascere le persone, infonde il coraggio, fa rifiorire la speranza, restituisce il sorriso.
Papa Francesco, con le parole e i gesti, ci sta aiutando capire che cosa sia “la bella misericordia” di Dio:

“Lasciamoci rinnovare dalla misericordia di Dio”.
“Gesù è risorto, c’è speranza per te, non sei più sotto il dominio del peccato, del male! Ha vinto l’amore, ha vinto la misericordia! Sempre vince la misericordia di Dio!”.
“Quanti deserti, anche oggi, l’essere umano deve attraversare! Soprattutto il deserto che c’è dentro di lui, quando manca l’amore per Dio e per il prossimo, quando manca la consapevolezza di essere custode di tutto ciò che il Creatore ci ha donato e ci dona. Ma la misericordia di Dio può far fiorire anche la terra più arida, può ridare vita alle ossa inaridite”.
“Lasciamoci rinnovare dalla misericordia di Dio, lasciamoci amare da Gesù, lasciamo che la potenza del suo amore trasformi anche la nostra vita; e diventiamo strumenti di questa misericordia, canali attraverso i quali Dio possa irrigare la terra, custodire il creato e far fiorire la giustizia e la pace”.

Anche Papa Francesco è un dono della Divina Misericordia per la Chiesa e per il mondo intero.

PADRE LIVIO

Un Miracolo incredibile…

Miracolo che ha avuto luogo il 2 agosto 1990 a Trento (Italia).

 

Ugo Festa, 39 anni, di Piovene Rocchette, ex operaio della Lanerossi, sposato e padre di due figli, da 11 anni era malato di sclerosi a placche e da 7 anni questa malattia lo condannava alla sedia a rotelle, senza alcuna speranza di guarigione. Ha peregrinato da un ospedale all’altro, ha consultato invano fior di specialisti. Poi, alla fine, si è rassegnato alla sua sorte ed ha capito che era meglio imparare ad amare la sua carrozzina. Oltre che di sclerosi a placche, Ugo Festa soffriva anche di una grave forma di epilessia e di un deficit visivo di 7 diottrie.

Cinque anni fa qualcuno gli consigliò di recarsi a Lourdes. Andò in Francia con molto scetticismo e non tanto per trovare la guarigione, quanto per “trovare la mamma”, che lo aveva abbandonato quando aveva soltanto 9 mesi. Dopo il bagno nell’acqua miracolosa Ugo Festa, che era un bestemmiatore incallito, non è più riuscito a bestemmiare. Da quel momento la sua vita è cambiata. Una conversione autentica, con la decisione di dedicare la sua sofferenza a Dio. Seduto davanti alla Grotta, pensando alla sua madre naturale, sente la voce dell’Immacolata: “Io sono la tua prima Madre e tutte le altre madri ti sono madri”. Ma la vera svolta è stato l’incontro con Giovanni Paolo II. Il Papa ha benedetto le cinque icone di Gesù Misericordioso che Ugo Festa aveva portato con sé, e gli ha raccomandato di affidarsi al Suo Cuore e all’intercessione della “sua” suor Faustina Kowalska, una religiosa polacca che negli anni trenta ebbe visioni e colloqui con Gesù. Il Santo Padre gli raccomandò anche di recarsi a Villazzano, nella diocesi di Trento, dove nella “Villa O Santissima” ha sede l’Alleanza Dives in Misericordia, una comunità di preghiera e di studio guidata da don Renato Tisot e composta di cristiani che ritornano al nucleo teologico di tutta la Bibbia, racchiuso nella grande rivelazione che “Dio è Misericordia” (1 Gv 4,8).

Senza essere molto convinto decise di ascoltare la raccomandazione del Santo Padre e si recò a “Villa O Santissima” nel momento in cui vi si svolgeva una settimana di evangelizzazione e spiritualità. Gli sembrava di essere circondato da esaltati, da fanatici. I primi giorni di preghiera furono traumatizzanti ma, convinto dai presenti decise di restare. In quel luogo di raccoglimento e di preghiera lo stato d’animo di Ugo Festa migliorò notevolmente, tanto da trovare la forza di perdonare sua madre e ringraziarla di avergli dato la vita. Il quarto giorno, mentre si trovava in prima fila nella cappella a pregare con tutti gli altri, ha provato improvvisamente una strana sensazione: la figura del Cristo dell’icona davanti alla quale pregava si è animata. Ugo vedeva muoversi la veste di Gesù e Lo vedeva tendergli le braccia. Aveva paura, voleva ripararsi dal gesto del Redentore, non voleva accettare ciò che stava accadendo. La visione si è ripetuta cinque volte e alla fine Ugo si è deciso a dire: “Tirami su, sei capace?” La figura del Cristo è uscita dall’icona per la sesta volta, si è avvicinata, il malato si è sentito toccare e si è trovato in piedi con le braccia alzate davanti all’immagine di Gesù.

Era il 2 agosto 1990. Ugo Festa era tornato a camminare, era scomparsa l’epilessia e, da 7 diottrie, il suo deficit visivo era ora di meno 0,7. Da quel momento Ugo non smette di pregare e di ringraziare Dio.

Il 29 agosto Ugo si è recato di nuovo dal Santo Padre per informarlo personalmente della grazia ricevuta, e questa volta lo ha fatto senza la sedia a rotelle, ma sorretto dalle proprie gambe.

Conforme alla realtà dei fatti: secondo la relazione del guarito trasmessa a don Serafin Michalenko a Roma (Vicepostulatore per la causa di beatificazione di suor Faustina) e secondo la stampa italiana (Il Mattino di Padova del 4 settembre 1990).

Apostolato della Misericordia Divina

00-695 Varsavia Nowogrodzka 44 n. 5 (PoloniaMiracolo che ha avuto luogo il 2 agosto 1990 a Trento (Italia).

 

fonte:http://www.adim.it/index.php?option=com_content&view=article&id=153:il-grande-miracolo-dellicona-di-gesu-misericordioso-nel-1990-a-trento&catid=9:articoli-vari&Itemid=89