Oggi venerdì santo si possono liberare 33 anime dal purgatorio…recitate questa preghiera con fede…

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Oggi Venerdì Santo recitando questa preghiera x 33 volte possiamo liberare 33 anime dal purgatorio.

TI ADORO O CROCE SANTA

Ti adoro, o Croce Santa, che fosti ornata del Cor­po Sacratissimo del mio Signore, coperta e tinta del suo Preziosissimo Sangue. Ti adoro, mio Dio, posto in croce per me. Ti adoro, o Croce Santa, per amore di Colui che è il mio Signore. Amen.

 

Messaggio del 25 Marzo 2018…Medjugorje

“Cari figli! Vi invito a stare con me nella preghiera, in questo tempo di grazia, in cui le tenebre lottano contro la luce.
Figlioli, pregate, confessatevi ed iniziate una vita nuova nella grazia.
Decidetevi per Dio e Lui vi guiderà verso la santità e la croce sarà per voi segno di vittoria e di speranza.
Siate fieri di essere battezzati e siate grati nel vostro cuore di far parte del piano di Dio.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata

“La mia anima uscì dal corpo e vidi il mio angelo custode”

8a2b6ded-eac6-41cc-82f7-e28c4a9b4bb2.jpegDopo un incidente un sacerdote viene portato a visitare Inferno, Purgatorio e Paradiso.

Un Prete cattolico della Florida settentrionale afferma che durante un’”esperienza di premorte” (NDE, Near Death Experience) gli sarebbe stato mostrato l’aldilà, avrebbe anche visto sacerdoti e perfino vescovi sia in paradiso che nell’inferno.
Il sacerdote è Don Jose Maniyangat, della chiesa di S. Maria in Macclenny, e afferma che l’evento sarebbe avvenuto il 14 aprile 1985 – domenica della Divina Misericordia – quando ancora viveva nel suo Paese natale, l’India. Vi presentiamo questo caso lasciandolo al vostro discernimento.

Ora 54enne e ordinato sacerdote nel 1975, Don Maniyangat ricorda che si stava recando ad una missione per celebrare la Messa quando la moto che stava guidando – un mezzo di trasporto molto comune in quei luoghi – venne travolto da una jeep condotta da un uomo ubriaco.
Don Maniyangat ha raccontato a Spirit Daily che dopo l’incidente venne trasportato d’urgenza in un ospedale distante più di 50 chilometri e durante il tragitto accadde che «la mia anima uscì fuori dal corpo. Immediatamente vidi il mio angelo custode», spiega Don Maniyangat. «Inoltre vidi il mio corpo e le persone che mi stavano trasportando all’ospedale. Stavano gridando, e subito l’angelo mi disse, “Sto per portarti in Cielo. Il Signore desidera incontrarti”. Disse però che prima voleva mostrarmi l’inferno e il purgatorio».
Don Maniyangat afferma che in quel momento, in un’orribile visione, l’inferno si aprì davanti ai suoi occhi. Era spaventoso. «Vidi Satana e persone che lottavano, che venivano torturate, e che gridavano» racconta il sacerdote. «E c’era anche il fuoco. Vidi il fuoco. Vidi persone che soffrivano e l’angelo mi disse che ciò era dovuto ai peccati mortali e al fatto che non si erano pentite. Quello era il punto. Erano impenitenti».
Il sacerdote racconta che gli venne spiegato che ci sono sette “gradi” o livelli di sofferenza negli inferi. Coloro che in vita hanno commesso “peccato mortale dopo peccato mortale” soffrono il calore più intenso. “Avevano dei corpi ed erano molto brutti, tanto crudeli e brutti, orribili”, dice Don Maniyangat.
«Erano umani ma erano come mostri: spaventosi, delle cose dall’aspetto molto brutto. Ho visto persone che conoscevo ma non posso dire chi erano. L’angelo mi disse che non mi era permesso rivelarlo».
I peccati che li avevano condotti in quella condizione – spiega il sacerdote – erano trasgressioni come l’aborto, l’omosessualità, l’odio e il sacrilegio. Se si fossero pentiti, sarebbero andati in purgatorio – gli avrebbe detto l’angelo. Don Jose rimase sorpreso delle persone che vide nell’inferno. Alcuni erano sacerdoti, altri erano vescovi. «Ce n’erano molti, perché avevano fuorviato la gente» afferma il sacerdote […]. «Erano persone che non mi sarei mai aspettato di trovare la».

Dopo di ciò, il purgatorio gli si aprì innanzi. Anche lì ci sono sette livelli – dice Maniyangat – e c’è il fuoco, ma è molto meno intenso di quello dell’inferno, e là non c’erano “liti o lotte”. La sofferenza principale è data dal fatto che non possono vedere Dio. Il sacerdote afferma che le anime che erano in purgatorio potevano aver commesso numerosi peccati mortali, ma erano arrivate là in virtù del semplice pentimento – ed ora avevano la gioia di sapere che un giorno sarebbero andate in Cielo. “Ho avuto la possibilità di comunicare con le anime”, dice Don Maniyangat, che dà l’impressione di essere una persona pia e santa. «Mi hanno chiesto di pregare per loro e di chiedere anche alla gente di pregare per loro». Il suo angelo, che era “molto bello, luminoso e bianco”, difficile da descrivere a parole – dice Don Maniyangat, lo portò a quel punto in Paradiso. Allora un tunnel – come quello descritto in tanti casi di esperienze di premorte – si materializzò.
«Il Paradiso si aprì ed io sentii la musica, gli angeli che cantavano e che lodavano Dio» racconta il sacerdote. «Una musica bellissima. Non ho mai sentito una musica come quella in questo mondo. Ho visto Dio faccia a faccia, e Gesù e Maria, erano così luminosi e sfolgoranti. Gesù mi disse, “Ho bisogno di te. Voglio che torni indietro. Nella tua seconda vita, per il Mio popolo sarai uno strumento di guarigione, e camminerai in una terra straniera e parlerai una lingua straniera”.». Di lì ad un anno, Don Maniyangat si trovava appunto in una terra lontana chiamata Stati Uniti.
Il sacerdote dice che il Signore era molto più bello di qualsiasi immagine esistente su questa terra. Il Suo Volto somigliava a quello del Sacro Cuore, ma era molto più luminoso, dice Don Maniyangat, che paragona questa luce a quella di “mille soli”. La Madonna era accanto a Gesù. Anche in questo caso sottolinea che, le rappresentazioni terrene sono “solo un’ombra” di come Maria SS. è realmente. Il sacerdote afferma che la Vergine gli disse semplicemente di fare tutto ciò che suo Figlio aveva detto.
Il Paradiso, dice il sacerdote, ha una bellezza, una pace, e una felicità che sono “un milione di volte” superiori a qualsiasi cosa che conosciamo sulla terra.
«Ho visto anche là sacerdoti e vescovi», nota Don Jose. «Le nuvole erano differenti – non scure o cupe, ma splendenti. Bellissime. Molto luminose. E c’erano fiumi che erano differenti da quelli che si vedono qui. E’ quella la nostra vera casa. Non ho sperimentato mai nella mia vita quel genere di pace e di gioia».
Maniyangat dice che la Madonna e il suo angelo gli appaiono ancora. La Vergine appare ogni primo sabato, durante la meditazione mattutina. «E’ personale, e serve per guidarmi nel mio ministero», spiega il pastore, la cui chiesa si trova a trenta miglia dal centro di Jacksonville. «Le apparizioni sono private, non pubbliche. Il suo viso è sempre lo stesso, ma un giorno appare con il Bambino, un giorno come Nostra Signora delle Grazie, o come Nostra Signora dei Dolori. A seconda dell’occasione appare in modi diversi. Mi ha detto che il mondo è pieno di peccato e mi ha chiesto di digiunare, pregare e offrire la Messa per il mondo, perché Dio non lo punisca. Abbiamo bisogno di più preghiera. È preoccupata per il futuro del mondo a causa dell’aborto, dell’omosessualità e dell’eutanasia. Ha detto che se la gente non ritorna a Dio, ci sarà il Castigo».
Il messaggio principale, tuttavia, è di speranza: come tanti altri, Don Maniyangat ha visto che l’aldilà era pieno di una luce che guarisce, e al suo ritorno ha portato con sé un po’ di quella luce. Qualche tempo dopo ha fondato un ministero di guarigione e dice di aver visto persone guarire da ogni tipo di malattia, dall’asma fino al cancro. […]
E’ stato mai attaccato dal diavolo? Sì, particolarmente prima delle funzioni religiose. E’ stato vessato. È stato assalito fisicamente. Ma questo è niente – afferma lui – in confronto alla grazia che ha ricevuto.
Ci sono casi di cancro, AIDS, problemi di cuore, ischemia arteriosa. Molte persone attorno a lui sperimentano il cosiddetto “riposo dello spirito” [la persona cade a terra e vi resta per un po’ di tempo in una specie di “sonno”; N.d.R.]. E quando accade ciò, sentono in loro la pace e a volte vengono segnalate anche guarigioni che sono un assaggio di ciò che lui ha visto e vissuto in Paradiso.

Biagio Conte…la sua vita è davvero un dono per tutti…

Messaggio del 2 Marzo 2018…Medjugorje

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“Cari figli, grandi opere ha fatto in me l’Onnipotente, come le fa in tutti coloro che dolcemente Lo amano e con fede e autenticità Lo servono.
Figli miei il Padre Celeste vi ama, e per amor suo io sono qui con voi. Egli vi parla, perchè non desiderate vedere i segni? Con Lui è tutto più facile.
Il dolore vissuto con Lui è più tenue perchè vi è la fede e la fede aiuta nel dolore, il dolore senza fede porta alla disperazione. Il dolore vissuto e portato a Dio innalza.
Non è mio Figlio che per il suo doloroso sacrificio ha redento il mondo?
Io, come Madre sua, ero con Lui nel dolore e nelle pene, così come lo sono con tutti voi.
Figli miei, sono con voi nella vita, nel dolore, nelle sofferenze, nelle gioie e nell’amore; perciò abbiate speranza. La speranza vi fa comprendere che c’è vita.
Figli miei io vi parlo, la mia voce parla alla vostra anima, il mio cuore parla al vostro cuore.
Apostoli del mio amore, quanto vi ama il mio materno cuore, sono tante le cose che desidero insegnarvi, quanto il mio cuore materno desidera che siate completi, ma lo potete essere solo quando in voi saranno unite l’anima, il corpo e l’amore.
Vi prego come miei figli, pregate per la Chiesa e i suoi servi, i vostri pastori. Che la Chiesa sia come la desidera mio Figlio, pura come acqua di sorgente e piena d’amore.
Vi ringrazio”.

Preghiera del volto sanguinante di Gesù Cristo…

O Volto dolorante e sofferente del Figlio di Dio, o Volto augusto del Figlio della Vergine, insieme alla Chiesa Ti consacro oggi e sempre tutto il mio essere ed ogni creatura. Ti offro per le mani purissime della Regina Immacolata le preghiere, le azioni, le sofferenze di ogni giorno per espiare e riparare i nostri peccati: pietà per tutte le anime, pietà per il mondo intero! Ti lodo, Ti adoro e ti amo, Volto santissimo del mio dolce Salvatore, espressione viva ed eterna dell’amore e del martirio divini, offerti per l’umana Redenzione. Guidaci ad una vera preghiera, alla penitenza, alla conversione, all’amore per il prossimo. Rendici veri apostoli, insegnaci ad amare il Santissimo Sacramento e a viverLo ogni giorno: che il tuo sguardo soave ci sia sempre presente e si illumini di misericordia nell’ora della nostra morte. Amen! 

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                           LA STORIA

Il giorno esatto di quanto accaduto risale al 17 febbraio 1995, a Cotonou, nel Benin, stato dell’Africa occidentale (Golfo di Guinea). Quel giorno, un immagine incorniciata e protetta da un vetro del S. Volto di Gesù (18×24 cm), iniziò a sanguinare copiosamente. Una volta giunto il medico, il sangue era ormai coagulato ed egli non poté raccoglierlo. Testimoni dell’accaduto furono ben 12 persone, che dissero di aver visto il sangue uscire dal quadro del S. Volto. Poi, si sentì una voce, che disse “Io ritornerò ancora e il medico completerà il suo esame”. I presenti prepararono delle provette per un’eventuale seconda occasione.

Il 15 marzo del 1995, poco più di un mese dopo, verso le ore 17 l’immagine del S. Volto ricominciò a sanguinare e pure in abbondanza, tanto che il sangue copriva quasi completamente i lineamenti del volto. Il medico, che sopraggiunse, iniziò a riempire la provetta. Arrivato ad un quarto della capienza, sentì una voce dire “Basta così, la riempirò io stesso”. Il medico poté poi accertarsi che quello era vero sangue. Dopo 45 minuti, sia il medico che i 12 testimoni, nuovamente presenti, constatarono che la provetta si era riempita completamente, come preannunciato dalla voce, meravigliandosi senza riuscire a darsi una spiegazione. Il sangue venne poi esaminato e risultò essere sangue del gruppo AB Rh positivo.

LE RIVELAZIONI  E LE PROMESSE

Gesù disse: “Guarda il Mio Volto che sanguina! Che cosa voglio dirti? Che altro devo ancora dirti? Mi ascolti davvero ancora? Hai pietà di me quando mi vedi sanguinare così? Lo faccio per te!”

Il Padre Eterno rivelò: “Figli Miei! Nei giorni terribili che verranno sulla terra, il S. Volto del Mio Divin Figlio sarà valido aiuto (un vero panno per asciugare le lacrime), perché i Miei veri figli si nasconderanno lì dietro. lI S. Volto sarà vero Sacrificio che mitigherà le punizioni che lo permetterò sulla terra. Nelle case, dove Esso si trova, si avrà luce che libererà dalla potenza delle tenebre. Darò istruzione ai Miei angeli di contrassegnare i luoghi dove c’è il S. Volto e i Miei figli verranno protetti dal male che sopraggiungerà su questa ingrata umanità. Figli Miei, diventate veri apostoli del S. Volto e diffondetelo ovunque! Quanto più Esso verrà divulgato, tanto minore sarà la catastrofe”

Il SS. Cuore di Gesù: Offrite sempre al Padre celeste il Mio Volto Santo ed Egli avrà misericordia di voi. Io vi prego tutti di onorare il Mio Volto Divino e di darGli un posto d’onore nelle vostre abitazioni, affinché il Padre Eterno vi colmi di grazie e perdoni le vostre colpe. Cari figli Miei, non dimenticate nelle vostre case di rivolgere tutti i giorni almeno una breve preghiera al S. Volto di Gesù! Quando vi alzate non tralasciate di salutarlo e prima di coricarvi invocate la Sua benedizione! Così giungerete felicemente nella patria celeste. Vi assicuro che tutti quelli che sono particolarmente devoti al S. Volto verranno sempre avvertiti prima di pericoli e catastrofi! lo prometto solennemente che quelli che diffonderanno la devozione al Mio SS. Volto verranno risparmiati dalla punizione che scenderà sull’umanità.Essi riceveranno inoltre luce nei giorni della terribile confusione che si avvicinano alla S. Chiesa. Se dovessero perire durante il castigo, moriranno da martiri e raggiungeranno la santità. In verità, in verità vi assicuro: coloro che divulgheranno la devozione al Mio Volto, riceveranno la grazia che nessuno dei propri familiari sarà condannato e che quelli che si trovano in purgatorio saranno prontamente liberati. Tutti però dovranno rivolgersi a Me per intercessione della Mia SS. Madre” 

Possiamo notare quanto le promesse offerte da Gesù a chiunque rispetti le condizioni siano davvero enormi. Riassumendo, Gesù promette:

  • Coloro che divulgheranno la devozione al S. Volto di Gesù, avranno salvi ognuno dei propri familiari, che non moriranno in peccato mortale e non si danneranno, mentre quelli già presenti in purgatorio saranno liberati.
  • Coloro che diffonderanno la devozione al S. Volto otterranno luce durante i giorni annunciati da S. Giovanni nell’Apocalisse, ovvero durante il tempo dell’apostasia della Chiesa Cattolica.
  • Se dovessero morire durante i castighi, moriranno da martiri e raggiungeranno la santità.
  • Coloro che sono devoti in modo particolare al S. Volto verranno avvertiti prima di pericoli e catastrofi.
  • Quelli che diffonderanno la devozione al S. Volto verranno risparmiati dalla punizione e dai castighi che scenderanno sul mondo (i 10 segreti di Medugorje).