Messaggio del 25 Aprile 2018…Medjugorje

“Cari figli! Anche oggi vi invito a vivere con Gesù la vostra nuova vita. Che il Risorto vi doni la forza affinché siate sempre forti nelle prove della vita e fedeli e perseveranti nella preghiera, perché Gesù vi ha salvati con le Sue ferite e con la Sua resurrezione vi ha dato una vita nuova. Pregate, figlioli e non perdete la speranza. Nei vostri cuori ci siano gioia e pace, testimoniate la gioia di essere miei. Io sono con voi e vi amo tutti con il mio amore materno. Grazie per aver risposto alla mia chiamata”. 

Domenica 8 Aprile 2018 è la Festa della Divina Misericordia,festa voluta da Gesù Cristo.

 95C4207D-7E1C-41D1-9189-F4A81396D4AF

La festa della Divina Misericordia è stata istituita ufficialmente da Giovanni Paolo II nel 1992 che la fissò per tutta la Chiesa nella prima domenica dopo Pasqua, la cosiddetta “Domenica in albis”.

Dove è stata celebrata per prima questa ricorrenza?

Il card. Franciszek Macharski con la Lettera Pastorale per la Quaresima (1985) ha introdotto la festa nella diocesi di Cracovia e seguendo il suo esempio, negli anni successivi, lo hanno fatto i vescovi di altre diocesi in Polonia. Il culto della Divina Misericordia nella prima domenica dopo Pasqua nel santuario di Cracovia – Lagiewniki era già presente nel 1944. La partecipazione alle funzioni era così numerosa che la Congregazione ha ottenuto l’indulgenza plenaria, concessa nel 1951 per sette anni dal card. Adam Sapieha. Dalle pagine del Diariosappiamo che suor Faustina Kowalska fu la prima a celebrare individualmente questa festa con il permesso del confessore.

Quali sono le origini della festa?

Gesù, secondo le visioni avute da suor Faustina e annotate nel Diario, parlò per la prima volta del desiderio di istituire questa festa a suor Faustina a Płock nel 1931, quando le trasmetteva la sua volontà per quanto riguardava il quadro: “Io desidero che vi sia una festa della Misericordia. Voglio che l’immagine, che dipingerai con il pennello, venga solennemente benedetta nella prima domenica dopo Pasqua; questa domenica deve essere la festa della Misericordia”. Negli anni successivi  Gesù è ritornato a fare questa richiesta addirittura in 14 apparizioni definendo con precisione il giorno della festa nel calendario liturgico della Chiesa, la causa e lo scopo della sua istituzione, il modo di prepararla e di celebrarla come pure le grazie ad essa legate.

Perché è stata scelta la prima domenica dopo Pasqua?

La scelta della prima domenica dopo Pasqua ha un suo profondo senso teologico: indica lo stretto legame tra il mistero pasquale della Redenzione e la festa della Misericordia, cosa che ha notato anche suor Faustina: “Ora vedo che l’opera della Redenzione è collegata con l’opera della Misericordia richiesta dal Signore“. Questo legame è sottolineato ulteriormente dalla novena che precede la festa e che inizia il Venerdì Santo. Gesù ha spiegato la ragione per cui ha chiesto l’istituzione della festa: “Le anime periscono, nonostante la Mia dolorosa Passione (…). Se non adoreranno la Mia misericordia, periranno per sempre”. La preparazione alla festa deve essere una novena, che consiste nella recita, cominciando dal Venerdì Santo, della coroncina alla Divina Misericordia. Questa novena è stata desiderata da Gesù ed Egli ha detto a proposito di essa che “elargirà grazie di ogni genere”.

Come si festeggia?

Per quanto riguarda il modo di celebrare la festa Gesù ha espresso due desideri:
– che il quadro della Misericordia sia quel giorno solennemente benedetto e pubblicamente, cioè liturgicamente, venerato;
– che i sacerdoti parlino alle anime di questa grande e insondabile misericordia Divina e in tal modo risveglino nei fedeli la fiducia. “Sì, – ha detto Gesù – la prima domenica dopo Pasqua è la festa della Misericordia, ma deve esserci anche l’azione ed esigo il culto della Mia misericordia con la solenne celebrazione di questa festa e col culto all’immagine che è stata dipinta”.

Per quanto riguarda il modo di celebrare la festa Gesù ha espresso due desideri:

– che il quadro della Misericordia sia quel giorno solennemente benedetto e pubblicamente, cioè liturgicamente, venerato;

– che i sacerdoti parlino alle anime di questa grande e insondabile misericordia Divina (Q. II, p. 227) e in tal modo risveglino nei fedeli la fiducia.

“Sì, – ha detto Gesù – la prima domenica dopo Pasqua è la festa della Misericordia, ma deve esserci anche l’azione ed esigo il culto della Mia misericordia con la solenne celebrazione di questa festa e col culto all’immagine che è stata dipinta” (Q. II, p. 278).

La grandezza di questa festa è dimostrata dalle promesse:

– “In quel giorno, chi si accosterà alla sorgente della vita questi conseguirà la remissione totale delle colpe e delle pene” (Q. I, p. 132) – ha detto Gesù. Una particolare grazia è legata alla Comunione ricevuta quel giorno in modo degno: “la remissione totale delle colpe e castighi”. Questa grazia – spiega don I. Rozycki – “è qualcosa di decisamente più grande che la indulgenza plenaria. Quest’ultima consiste infatti solo nel rimettere le pene temporali, meritate per i peccati commessi (…). E’ essenzialmente più grande anche delle grazie dei sei sacramenti, tranne il sacramento del battesimo, poiché‚ la remissione delle colpe e dei castighi è solo una grazia sacramentale del santo battesimo. Invece nelle promesse riportate Cristo ha legato la remissione dei peccati e dei castighi con la Comunione ricevuta nella festa della Misericordia, ossia da questo punto di vista l’ha innalzata al rango di “secondo battesimo”. E’ chiaro che la Comunione ricevuta nella festa della Misericordia deve essere non solo degna, ma anche adempiere alle fondamentali esigenze della devozione alla Divina Misericordia” (R., p. 25). La comunione deve essere ricevuta il giorno della festa della Misericordia, invece la confessione – come dice don I. Rozycki – può essere fatta prima (anche qualche giorno). L’importante è non avere alcun peccato.

Gesù non ha limitato la sua generosità solo a questa, anche se eccezionale, grazia. Infatti ha detto che “riverserà tutto un mare di grazie sulle anime che si avvicinano alla sorgente della Mia misericordia“, poiché‚ “in quel giorno sono aperti tutti i canali attraverso i quali scorrono le grazie divine. Nessuna anima abbia paura di accostarsi a Me anche se i suoi peccati fossero come lo scarlatto” (Q. II, p. 267).Don I. Rozycki scrive che una incomparabile grandezza delle grazie legate a questa festa si manifesta in tre modi:

– tutte le persone, anche quelle che prima non nutrivano devozione alla Divina Misericordia e persino i peccatori che solo quel giorno si convertissero, possono partecipare alle grazie che Gesù ha preparato per la festa;

– Gesù vuole in quel giorno regalare agli uomini non solo le grazie salvificanti, ma anche benefici terreni – sia alle singole persone sia ad intere comunità;

– tutte le grazie e benefici sono in quel giorno accessibili per tutti, a patto che siano chieste con grande fiducia (R., p. 25-26).

…Con tutto il nostro cuore,con la nostra miseria,non dobbiamo avere paura,avviciniamoci a lui con tanta fiducia,sincerità ,confessiamoci e riceviamo con tutto il cuore Gesù Cristo,venuto sulla terra per salvarci …Lui ci Ama e desidera dal nostro cuore solo Amore …fidiamoci di lui è diciamo con tutto il cuore…Signore io ho bisogno di te oggi è per sempre,Attirami a te e stringimi forte a te affinché io non possa più lasciarti…non guardare i miei peccati,tocca il mio cuore,convertimi al tuo Amore e da oggi fammi camminare sempre con te al mio  fianco…Gesù ti Amo,Gesù io confido in te!!!!💗

4A97910D-C8D6-45AD-8B29-DED557561E19

Messaggio del 2 Aprile 2018…Medjugorje

 

IMG_6025“Cari figli, per mezzo del grande amore del Padre Celeste, sono con voi come vostra Madre e voi siete con me come miei figli, come apostoli del mio amore che senza sosta raduno attorno a me. Figli miei, voi siete quelli che, con la preghiera, dovete abbandonarvi in totalità a mio Figlio, affinché non siate più voi a vivere, ma mio Figlio in voi; in modo che tutti quelli che non lo conoscono, lo vedano in voi e desiderino conoscerlo. Pregate che vedano in voi umiltà decisa e bontà, disponibilità a servire gli altri; che vedano che voi vivete col cuore la vostra vocazione nel mondo, in comunione con mio Figlio. Che vedano in voi mitezza, tenerezza ed amore verso mio Figlio, come anche verso i vostri fratelli e sorelle. Apostoli del mio amore, dovete pregare molto e purificare i vostri cuori, in modo che siate voi i primi a camminare sulla via di mio Figlio; in modo che siate voi i giusti uniti dalla giustizia di mio Figlio. Figli miei, come miei apostoli dovete essere uniti nella comunione che scaturisce da mio Figlio, affinché i miei figli che non conoscono mio Figlio riconoscano una comunione d’amore e desiderino camminare sulla via della vita, sulla via dell’unità con mio Figlio. Vi ringrazio”.

In spasgnolo è ancora provvisorio come traduzione:
Medjugorje, 2 aprile 2018.

“Queridos hijos, con gran amor del Padre Celestial estoy con vosotros como Madre vuestra, y vosotros conmigo como hijos míos, como apóstoles de mi amor que continuamente reúno en torno a mí. Hijos míos, vosotros sois aquellos que con la oración os debéis dar completamente a mi Hijo: que ya no viváis vosotros sino mi Hijo en vosotros. Así todos aquellos que no conocen a mi Hijo lo verán en vosotros y desearan conocerlo. Orad para que en vosotros vean segura humildad y bondad, prontitud en servir a los demás; que en vosotros vean que vivís con el corazón la llamada terrena en comunión con mi Hijo; que en vosotros vean dulzura y amor hacia mi Hijo, como hacia sus hermanos y hermanas. Apóstoles de mi amor, debéis orar mucho, purificar vuestros corazones, para que vosotros los primeros caminéis por el camino de mi Hijo; para que seáis justos, unidos con la justicia de mi Hijo. Hijos míos, como mis apóstoles debéis estar unidos en la comunión que deriva de mi Hijo, para que mis hijos que no conocen a mi Hijo lo reconozcan en la comunión en el amor, y deseen caminar en el camino de la vida por el camino de la unión con mi Hijo. Os doy las gracias”.

La Virgen ha bendecido a todos los presentes y todos los objetos religiosos. Después, como la Reina de la Paz desea, los sacerdotes han bendecido a todos los presentes y todos los objetos religiosos.